Ciao a tutti!
Uno dei motivi del perchè ho deciso di palare dell'ippoterapia è che mi piacciono moltissimo i cavalli. Ho montato per un anno un cavallo bellissimo di nome Sley, poi purtroppo era troppo vecchio per continuare a fare lezione con me e ho dovuto cambiare cavallo: ed ecco che è arrivato Brico, col suo manto tutto bianco e dal carattere molto docile! La sfortuna mi ha perseguitato... infatti per un tumore lo hanno dovuto sopprimere. L'ultimo che ho montato si chiama Jerry, è un purosangue dal manto bianco e grigio, snello, ma con un caratterino molto peperino!!...Non si fa mettere i piedi in testa da nessuno!!
Mentre ero al maneggio ho potuto assistere ad alcuni momenti delle lezioni di ippoterapia e ve ne vorrei parlare.
La cosa che più mi ha colpito è stata l'espressione di tutti i bambini durante le prime fasi di conoscenza con i loro ponies! I loro sguardi parlavano al posto della bocca e in questi momenti non servivano le parole. Il pony a questi sorrisi rispondeva avvicinandosi al bambino indipendentemente dai suoi problemi fisici o di natura psicologica. Una volta montati in sella, la lezione iniziava con una bella passeggiata lungo la pista. L'istruttrice incoraggiava i bambini a muovere le gambe per fare avanzare il pony più velocemente e per fare sciogliere i muscoli "indolenziti" dei bambini.
Al termine della prima fase si cominciava con gli esercizi: stendersi lungo il costato del cavallo, toccarsi la punta dei piedi con le mani, allargare le braccia, ruotare il busto ecc.
Ai bambini con meno problemi fisici si chiedeva loro di lanciare una pallina da tennis e di fare canestro in un cesto mentre il pony andava al passo, di raccogliere una bandierina e di tenerla in mano.
Osservando l'istruttrice ho notato tutta la sua passione nello spronare i bambini con parole dolci, affettuose, cariche di speranze affinché la vita di questi bambini possa un giorno migliorare.
I genetori durante tutta la lezione di ippoterapia rimanevano ad osservare i loro bambini con lo sguardo fiero di essere i genitori di "quel bambino a cavallo" e di poter dire "quel bambino è mio figlio!"
Molti si stupivano di come i loro figli cambiavano espressione mentre erano in sella, di come fossero più elastici nei loro movimenti...di come fossero più spensierati.
Per tale motivo l'ippoterapia, secondo me, rimane il metodo con i migliori risultati, non solo per i bambini, ma anche per i genitori che, a fine lezione, avevano il cuore pieno di orgoglio!
Alla prossima!
Laura
Alla prossima!
Laura
Che bello! Anche a me piacciono moltissimo i cavalli, purtroppo sono salita in sella solo qualche volta, e non ho mai seguito un corso di equitazione :( Se piacciono a me non so immaginare quanto possano piacere a un bambino, soprattutto se presenta qualche problema! Probabilmente per loro è più di un cavallo, è un amico che li fa sentire ben voluti, e soprattutto BAMBINI proprio come qualunque altro bambino che li monta! Io credo che l'ippoterapia sia davvero un ottimo metodo per aiutare i bambini con problemi, e sicuramente può dare più aiuto di una cura fatta al chiuso, e anche più soddisfazione: all'educatore/istruttore perchè aiuta il bambino e allo stesso tempo perchè gli regala un sorriso, ai genitori perchè vedono i figli fare progressi e diventare un po' più autonomi, al bambino perchè si diverte e impara cose nuove che poi ripeterà anche da solo, al cavallo perchè ha trovato un nuovo amico che gli vuole bene! :)
RispondiEliminaCiao Laura! Sono in assoluto d'accordo con quello che hai appena affermato in quanto l'equitazione è uno sport che non crea differenze, tutti i bambini, normali e malati, lo praticano allo stesso modo, entrambi si prendono cura del cavallo, pulendolo e strigliandolo, stringono legami profondi con esso. Per questo che anche i genitori dei bambini autistici possono essere orgogliosi di loro e dire che praticano questo sport! Non esiste l'equitazione per ragazzi normali e per ragazzi disabili da un punto di vista emozionale, tutti provano le stesse emozioni quando sono in sella!
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